Riva Impianti Idraulici https://www.rivaimpiantiidraulici.it Leader per l'innovazione Thu, 18 Feb 2021 09:52:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.rivaimpiantiidraulici.it/wp-content/uploads/2021/02/favico.png Riva Impianti Idraulici https://www.rivaimpiantiidraulici.it 32 32 Cessione del credito e sconto in fattura: ecco come fare https://www.rivaimpiantiidraulici.it/cessione-del-credito-e-sconto-in-fattura-ecco-come-fare/ Wed, 17 Feb 2021 13:14:51 +0000 http://democontent.codex-themes.com/sites/building-construction/build-a-wood-fired-clay-oven-3-3/

Dalle ristrutturazioni al superbonus al 110%, vediamo quali detrazioni possono essere cedute e la procedura da seguire.

Il decreto rilancio ha introdotto la possibilità di cedere le detrazioni che danno diritto al superbonus del 110% allargando questa possibilità anche ai lavori di ristrutturazione edilizia, all’ecobonus e al sismabonus che non rientrano nel 110% di detrazione ottenendo lo sconto direttamente in fattura dal fornitore oppure ricevendo il rimborso di quanto speso anche da banche o istituti finanziari

Quali detrazioni puoi cedere

Se, dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, sostieni spese per interventi:

  • di ristrutturazione edilizia detraibili in 10 anni;
  • di riqualificazione energetica che danno diritto all’ecobonus o al sismabonus da dividere in 10 anni;
  • di recupero o restauro delle facciate degli edifici (bonus facciate) da dividere in 10 anni;
  • di installazione di impianti fotovoltaici;
  • di installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • che danno diritto al Superbonus del 110%. In questo caso puoi cedere le spese sostenute a partire dal primo luglio 2020 e fino al 2022, cioè nel aggperiodo di validità di questa agevolazione.

Puoi cedere la tua detrazione ai fornitori dei beni o servizi necessari alla realizzazione dell’intervento, a terzi (soggetti privati come altri condomini, società, enti o professionisti) o a istituti di credito o intermediari finanziari.

Al posto della detrazione puoi scegliere di ottenere uno sconto di pari importo in fattura applicato direttamente dal fornitore pari al massimo all’importo da pagare. Pertanto, se fai un intervento di ristrutturazione che costa 10.000, che dà diritto a una detrazione del 50%, pagherai solo 5.000 euro al fornitore. Se la stessa spesa dà diritto alla detrazione del 110% non pagherai nulla ma non recupererai i 1.000 euro di detrazione aggiuntiva che otterresti indicandola nella tua dichiarazione dei redditi.

Il fornitore invece può utilizzare la detrazione ottenuta sottoforma di credito d’imposta oppure cederla a sua volta anche a intermediari finanziari o istituti di credito. In particolare, nel caso gli venga ceduto un credito d’imposta da superbonus, avrà a disposizione anche quel 10% che non ha riconosciuto come sconto in fattura. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro che ha scontato totalmente ottiene un credito d’imposta di 11.000 da utilizzare in 5 anni perché la detrazione originaria prevede questo tempo di recupero della spesa.

In alternativa, puoi scegliere di “trasformare” la detrazione in credito d’imposta e cederlo direttamente ad altri soggetti, che potranno utilizzarlo in compensazione delle imposte dovute con lo stesso numero di rate che prevede la detrazione originaria oppure cederlo a loro volta. In questo caso, cedi l’esatto importo della detrazione, pertanto nel caso del superbonus con detrazione al 110%, per una spesa di 10.000 euro cedi un credito di 11.000 euro.

L’opzione della cessione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori che, con riferimento agli interventi che danno diritto al Superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30% e il secondo ad almeno il 60% dell’intervento medesimo.

Per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021, è possibile inoltre esercitare l’opzione della cessione del credito anche solo per alcune rate residue. Ad esempio, per una spesa sostenuta nel 2020 puoi scegliere di inserire in dichiarazione le prime due rate e cedere il credito corrispondente alle altre tre. In ogni caso non è possibile recuperare il credito d’imposta non utilizzato nell’anno chiedendolo a rimborso o inserendolo nelle successive dichiarazioni dei redditi.

Se più persone hanno diritto alla detrazione per la spesa sostenuta, possono decidere ognuna in totale autonomia sull’utilizzo della stessa. Pertanto, anche in caso di interventi condominiali, non deve esser necessariamente il condominio che opta per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, ogni condomino può decidere per sé.

La normativa a riguardo è particolarmente complessa, soprattutto se la cessione del credito riguarda il Superbonus del 110%, per approfondire questo aspetto consulta anche le nostre FAQ.

Come cedere la detrazione

La cessione deve esser comunicata dal beneficiario della detrazione direttamente in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle entrate oppure rivolgendosi a CAF o professionisti abilitati (commercialisti, consulenti del lavoro…). In caso di lavori condominiali per i quali tutti hanno optato per la cessione, è l’amministratore che si occupa della comunicazione. Se invece il singolo condomino opta per la cessione deve darne comunicazione all’amministratore.

Per comunicare la cessione del credito devi collegarti al sito dell’Agenzia delle entrate e loggarti utilizzando le tue credenziali o Spid. Una volta entrato nella tua scrivania, dal menu sulla sinistra devi selezionare “servizi per” e poi “comunicare”. A questo punto, dall’elenco che compare seleziona “comunicazione opzione cessione/sconto” per accedere al modello da compilare telematicamente e le relative istruzioni di compilazione. Ricorda che la comunicazione deve esser fatta entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione ceduta.

Entro 5 giorni dall’invio della comunicazione, viene rilasciata una ricevuta di accettazione o di scarto della richiesta. Entro il giorno cinque del mese successivo a quello di invio, puoi annullare la comunicazione presentata o inviarne una interamente sostitutiva della precedente.

Solo per la cessione del superbonus del 110%, oltre agli adempimenti previsti dalla normativa specifica e alla comunicazione della cessione del credito, è necessario anche ottenere il visto di conformità da un CAF o da un professionista che attesti la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. In questo caso, inoltre ricorda che la comunicazione per la cessione del credito deve avvenire dopo 5 giorni lavorativi successivi al rilascio da parte di ENEA della ricevuta di avvenuta trasmissione dell’asseverazione dei lavori svolti.

Controlli

Se viene accertata la non spettanza, anche parziale, della detrazione in capo al contribuente, il recupero del relativo importo sarà maggiorato di interessi e sanzione. Infatti, se durante i controlli dell’Agenzia delle entrate o di ENEA viene accertato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, chi ha ottenuto il credito d’imposta in buona fede non perde il diritto di utilizzarlo.

Qualora venga accertato il concorso in violazione invece, saranno entrambi responsabili in solido nei confronti del Fisco italiano.

Se, infine, viene accertata l’indebita fruizione, anche parziale, del credito da parte del fornitore (o di chi lo ha ottenuto), il recupero del relativo importo avverrà nei suoi confronti, maggiorato di interessi e sanzione

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Geberit ONE dentro e fuori la parete https://www.rivaimpiantiidraulici.it/geberit-one-dentro-e-fuori-la-parete/ Tue, 16 Feb 2021 09:24:30 +0000 https://www.rivaimpiantiidraulici.it/new/?p=1700 Geberit ONE diventa la soluzione pionieristica e completamente integrata per l’intero bagno, unendo il know-how tecnico-sanitario con competenza in fatto di design. L’aspetto minimalista diventa possibile grazie all’integrazione di molti componenti nella parete. Combinato in modo intelligente in un unico sistema, Geberit ONE può riservare molti vantaggi palesi e nascosti. Questi assicurano maggiore pulizia, più spazio e più flessibilità nel bagno.

 

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Bonus Idrico 2021 https://www.rivaimpiantiidraulici.it/bonus-idrico-2021/ Mon, 15 Feb 2021 09:48:46 +0000 https://www.rivaimpiantiidraulici.it/new/?p=1709 Con l’intento di migliorare il risparmio delle risorse idriche la legge di bilancio per il 2021 ha istituito un fondo chiamato “Fondo per il risparmio delle risorse idriche”. Il fondo, se confermato, verrà utilizzato per RINNOVARE IL BAGNO con sanitari e rubinetti più performanti dal punto di vista del risparmio idrico. Coloro che cambieranno sanitari e rubinetteria fino al 31 dicembre 2021 avranno la possibilità di accedere ad un bonus non tassabile di 1.000 euro.

1.000 EURO PER GLI ELEMENTI SANITARI

Il “bonus idrico” verrà concesso per un importo pari a 1.000 euro fino al 31 dicembre 2021 per la sostituzione di: vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti, con nuovi apparecchi a limitazione di flusso di acqua. La condizione da rispettare è che le sostituzioni dovranno avvenire nell’ambito di edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

DESTINATARI

Potranno usufruire del bonus tutte le persone fisiche residenti sul territorio italiano. Sono pertanto escluse ad oggi le persone giuridiche. Non è chiaro se siano escluse anche le persone fisiche titolari di P.IVA. Si attendono chiarimenti in merito.

DA RICORDARE:

Emerge dalla lettura della norma che l’installazione “ex novo” non da diritto al bonus idrico di 1.000 euro, ma deve realizzarsi su impianti sanitari esistenti posti in immobili altrettanto esistenti, non perciò “di nuova costruzione”. Il bonus verrà concesso fino ad esaurimento dei fondi, non spetta quindi automaticamente. 

SPESE AGEVOLABILI

Le spese che daranno diritto al bonus dovranno riguardare:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica, con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie, lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto;
  • i soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie, lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus concesso per gli interventi di cui sopra non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

La norma della Legge di bilancio si limita a introdurre il bonus idrico e ad individuare il limite di concessione nonchè gli interventi agevolabili.

Per quel che riguarda le modalità di richiesta del beneficio e del suo ottenimento la norma rimanda ad un apposito provvedimento attuativo con le indicazioni specifiche del caso.

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